Camminando si apre il cammino...

E noi vogliamo farlo insieme a voi

passo dopo passo.

Sono orgogliosa di essere parte di Agricoltura Capodarco e l’agricoltura sociale e il macro-tema dell’economia civile, è stato il mio principale ambito lavorativo negli ultimi 15 anni sia in Italia che all’estero. Ho scelto per studi Scienze ed Istituzioni per la cooperazione allo sviluppo, dopo una formazione classica al Joyce di Ariccia. Ho conseguito il CELUS _ Certificate in English language for University Studies, presso l’University of East London e l’Open badge come Manager del Cambiamento sociale emesso da MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business, all’interno del percorso “Road to Social Change”, sintesi perfetta di un percorso professionale che negli anni mi ha portato a studiare i processi di innovazione attraverso economie di luogo in aree spesso marginale o su beni confiscati alle mafie. Sono una esperta di processi di innovazione sociale e partecipativa volti sviluppare una visione trasformativa per e in collaborazione con le comunità, da implementare tramite processi di co-progettazione e co-produzione, anche attraverso tecniche e strumenti di gestione dell’impatto generato e l’utilizzo di tecnologie digitali. Ho scritto, vinto e coordinato progetti finanziati a valere di diversi fondi come FSE, PON; FAMI,PSR, Erasmus PLUS


L’agricoltura sociale,lo sviluppo di filere etiche, l'emancipazione delle persone fragili, l’economia di luogo e generativa, lo sviluppo locale sostenibile, welfare di comunità e cittadinanza globale sono le parole chiave della mia formazione e ambito professionale.


Sono consigliera dell’Associazione CReA onlus con cui ho potuto sviluppare una progressiva intersezione tra la cooperazione sociale ed internazionale. CReA rappresenta per me un grande luogo di sperimentazione di politiche ed interventi innovativi, in cui i diritti umani, l’agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo del millennio trovano una declinazione pratica e si traducono in progettualità concrete sia a livello locale, nazionale ed Europeo.













Vi racconto chi sono


Ho guidato come portavoce il Forum nazionale Agricoltura Sociale dal 2014 al 2018 contribuendo alla crescita del movimento in Italia ed in Europa e all’iter che ha portato alla legge Nazionale 141/2015 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”. Faccio parte dell’Osservatorio Nazionale dell’agricoltura sociale istituito dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ai sensi della legge 141.

Dal 2016 al 2020 ho svolto il ruolo di Think Tank nel comitato scientifico del progetto internazionale co-finanziato dall’Unione Europea SIMRA_ Social Innovation in Marginalised rural area” (Horizon 2020); nel 2018 ho svolto una Consulenza tecnico-operativa e assistenza all’assessorato Agricoltura Caccia e Pesca nei temi dello sviluppo rurale, con riferimento agli aspetti della diversificazione e della multifunzionalità dell’agricoltura sociale.

Attualmente sono coordinatrice scientifica del Progetto Rural Social di contrasto al caporalato e alle agromafie che coinvolge 12 regioni del centro nord; sono docente a contratto al MAS _ Master in Agricoltura Sociale _ dell’Università di Tor Vergata; formatrice in Agricoltura Sociale nell’ambito del progetto NCO_ Nuove Comunità Organizzata_ finanziato dal PON legalità 2014- 2020 e di sostegno nella rigenerazione dei territori attraverso i beni confiscati alla criminalità e promosso da imprenditori sociali che già gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata. Dal 2020 sono formatrice nell’ambito di FQTS _ Formazione Quadri Terzo Settore_ un progetto di formazione per i dirigenti delle organizzazioni del Terzo settore meridionali promosso da Forum Terzo Settore, CSVnet e realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.

RI-GENERIAMO Social(é)

L'intervista ad Ilaria Signoriello, Agricoltura capodarco, che spiega i principi di (RI)GENERIAMO e gli obiettivi in ambito di agricoltura sociale.

La lettera di Don Franco Monterubbianesi

Cara Ilaria, quando sei venuta da me a dirmi la proposta che ti avevano fatto gli amici di Lanuvio di candidarti per la Sindacatura, non ho avuto un attimo di dubbio nel sostenerti a dire si ad essi. Per come ti conosco e per come possiamo davvero lavorare insieme ancora di più, per il bene della tua città. Un bene enorme che tu nella tua sensibilità hai nei riguardi della nostra gente, a cui dobbiamo dare il meglio della politica, che deve essere servizio. Ciò che è anche la base della nostra grande amicizia.

Sto ritrovando tra i vecchi documenti del mio lavoro ai Castelli, quelli che erano l’inizio della nostra azione. Io a Lanuvio avevo già una grande amicizia con Sandra Cerabino, dell’associazione Primavera, che mi diede il primo appoggio per iniziare, qui ai Castelli, il lavoro con le famiglie dei disabili, ma, subito con te, il discorso di collaborazione divenne amplissimo.

In quegli anni, 2006/2010, il discorso del mio lavoro divenne straordinario perché oltre al discorso con le famiglie c’era il grande lavoro che dalle Marche si stava diffondendo in Italia con l’Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo. Tanto che avevamo da portare avanti, a livello europeo, l’obiettivo otto dello sviluppo del millennio e tutta l’Africa era al centro della nostra attenzione.

Per cui tu subito entrasti, con i tuoi pregi, all’interno di esso, entrasti nel CIPSI e cominciammo a lavorare per la cooperazione decentrata con alcuni comuni dei Castelli, sino al 2013 con una straordinaria assemblea, in cui indicemmo il convegno nazionale nella sala della camera dei deputati a Roma “Sala delle Colonne” per lanciare tutta un’altra politica a servizio dell’uomo con l’agenda del valore Capodarco. Era il lancio da quel tempo del nostro progetto Speranza con cui ancora lavoriamo.

Nel frattempo emerse anche il valore dell’agricoltura sociale e tu lavoravi con me presso l’agricoltura Capodarco e quando venne la legge 141 del 2015, andammo a Milano all’Expo a presentarla come i fondatori di essa. Nel 2016 ci fu poi la legge 112 del Dopo di Noi che si sarebbe incastonata, con le nostre esperienze, nella 141, per dare alle famiglie la prospettiva del nostro lavoro con le fattorie sociali, dove inserire il dopo di noi.

Tu andasti con molti giovani a Bruxelles per dare spazio al valore dell’agricoltura sociale in Europa, la commissaria europea Ursula von der Leyen, in una conferenza online, ti chiese mi ricordo alla mia presenza, di illuminare per l’Europa il valore di come noi in Italia vogliamo portare avanti questo discorso. Tanti sono stati gli eventi con cui in quegli anni difficili dell’impianto, di te portavoce nazionale dell’agricoltura sociale, difendevamo il valore di essa.

Qui ai Castelli con l’ ISFOL, ora INAP, ci fu l’inizio di tutto quel rapporto con le scuole per aiutare i giovani ad aprirsi alle famiglie dei disabili del dopo di noi e ci fu tutto il mio lavoro di Genzano, ma il buio di quegli anni, dell’individualismo ha prevalso anche in mezzo a noi . Ho dovuto chiudere Genzano per essere rimasto solo. Ma la nostra amicizia ha resistito e il progetto Speranza che io porto avanti con i giovani dai Castelli a Roma, sino al sogno della Mistica sempre vivo, dove a Roma c’è anche la sede internazionale dell’agricoltura sociale e il Covid imperversò anche laggiù e noi, che ne stiamo uscendo, dobbiamo riprendere il sogno alla grande.

Su tua iniziativa piantammo gli alberi dei sogni futuri. Passato questo tempo difficile, in una nuova politica di resistenza che deve rilanciare il Welfare sociale comunitario con i giovani come te. Dobbiamo portare aventi il sogno di noi anziani, come quello di tuo padre che dal cielo si unisce nei nostri sogni. Dobbiamo smentire quello che ti dice tanta gente di Lanuvio, che questo bene futuro è impossibile. E io sogno di unire il mio progetto di Speranza a quello che farai per il bene del tuo paese.

Sta sicura che l’Alto del cielo ci aiuterà in questa fatica, perché a Lui stanno a cuore i deboli e soprattutto i più piccoli. A cui vogliamo unire quelli del sud del mondo, come nel passato. Per cui ti allego una foto e un articolo dove la tua dimensione politica si affermava già a quei tempi. Sognare insieme queste cose e coinvolgere i giovani con noi, non solo di Lanuvio ma anche Roma e i Castelli, per me è il mio contributo che accompagnerà il tuo sforzo.

Nella fiducia che ti raccomando di avere che ce la puoi fare.

Grottaferrata 11/03/2022 Don Franco Monterubbianesi
 
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
2022

Ti racconto un pò di me, professionalmente parlando

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    Pone al centro i giovani ed affronta uno dei temi strutturali più importanti per rilanciare la crescita potenziale, la produttività, l’inclusione sociale e la capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali del futuro e punta a garantire le competenze e le capacità necessarie con interventi sui percorsi scolastici. Favorisce la creazione di comunità educanti e patti educativi di comunità, FabLab e aree di co-working, incubatori di impresa; spazi per sviluppare la creatività.
  • Inclusione e coesione

    comprende il sostegno alle situazioni di fragilità sociale ed economica, alle famiglie, alla genitorialità e alle persone con disabilità o non autosufficienti. interventi sulle infrastrutture sociali e misure a supporto dei giovani e finalizzate alla transizione ecologica e all’accesso alle opportunità culturali, asili nido e didattica outdoor, fattorie sociali e didattiche; potenziamento di PTRI, Laboratori sociali protetti; reti di comunità.
  • Centro storico, comunità urbane diffuse e pianificazione

    Riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico, rigenerazione delle comunità urbane diffuse, servizi di prossimità, tutela del paesaggio, pianificazione territoriale partecipata.